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13 Aprile 2024 alle 12:32:33 da luyao
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COSA SIGNIFICA AVERE UNA STOMIA
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La stomia è il risultato di un intervento con il quale si crea un'apertura sulla parete addominale per poter mettere in comunicazione un viscere (apparato intestinale o urinario) con l'esterno. I tipi di stomie prendono il nome dal viscere che le costituisce: quelle intestinali (enterostomie) si dividono in ileostomie o colostomie, quelle urinarie (urostomie) si dividono in pielostomie, ureterostomie, cistostomie. Il confezionamento di una stomie è sempre secondario ad un intervento altamente demolitivo che compromette, da un lato, le funzioni fisiologiche, ma permette, dall'altro, l'allontanamento immediato ed efficace dei gravi problemi che compromettono la salute del paziente, spesso permettendone la sopravvivenza. Solo con la consapevolezza di ciò potranno essere abbandonate quelle sensazioni di vulnerabilità, di sconforto, di malessere che ingenerano la convinzione di essere portatore di un grave handicap. E' importante conoscere cos'è una stomia e perché è stata confezionata, perché solo così potrà essere accettata come una nuova condizione anatomica a cui adattarsi, potrà apparire come una condizione nuova che comunque permette una normale vita di relazione e attraverso la quale è stato possibile riacquistare lo stato di persona sana. Il portatore di stomia non è un malato cronico, questo è l'assioma che deve accompagnare ogni portatore di stomia. La stomia è priva di uno sfintere, cioè di un muscolo ad anello che ne permette la chiusura, e quindi gli effluenti (feci o urine) non possono essere trattenuti e fuoriescono liberamente. Questo è un grave inconveniente che, però, può essere affrontato e risolto in modo soddisfacente mediante la cura della stomia. Avere una stomia significa, quindi, avere una situazione anatomica diversa, ma gestibile, che non pregiudica la vita di relazione del portatore e che non ne fa un handicappato bensì, dopo una malattia, ne permette il ritorno alla vita.

COLOSTOMIA

Il colon è quella parte del cosiddetto "grosso intestino" che è situato tra l'intestino tenue ed il retto. Il colon veicola le feci che proseguendo attraverso il retto, il canale anale e l'ano escono all'esterno. Cos'è la colostomia ? E' la connessione tra colon e cute per deviare le feci. Può essere "terminale" (Fig. 1) quando ha un unico orifizio per la fuoriuscita delle feci o a "doppia canna" (fig. 2) quando sono presenti due orifizi: da uno escono le feci, dall'altro non esce nulla. Per ragioni volute dal chirurgo, si crea quest'ultimo tipo di stomia per evitare che funzioni la parte di colon che si trova tra la stomia e l'ano. Dalle colostomie le feci sono emesse con minore frequenza rispetto ad un altro tipo di stomia e soprattutto se la stomia è a sinistra le feci hanno una consistenza molto simile a quelle che fuoriuscivano dalla via naturale. La presenza di gas è una caratteristica normale. La colostomia non riceve segnali e poiché è sprovvista di sfintere, svuoterà il contenuto solido intestinale con ritmo cadenzato. Il controllo delle emissioni può essere effettuato e migliorato con alcuni metodi come l'alimentazione e l'irrigazione.

Fig.1Fig.2
Fig.1Fig.2
Quando viene fatta una colostomia ? Quando per diverse ragioni il transito e la fuoriuscita delle feci non può più essere quella naturale per cui deve essere creata una via alternativa. Molto spesso la colostomia è temporanea e verrà poi abolita per ripristinare così il transito naturale; talvolta rimarrà per sempre. Generalmente tutti e due i tipi di stomia vengono posizionati nella parte in basso a sinistra dell'addome, ma per ragioni tecniche possono essere a destra.


STOMA CARE COLOSTOMIA

La stomia va trattata normalmente, usando delicatezza e fermezza, senza alcuna paura ed imbarazzo. La stomia non è una ferita,ma un organo nuovo che fa parte del corpo, quindi non occorrono per l'igiene e la pulizia cose sterili ma solo pulite.
Ma come si cambia un sacchetto?
E' importante avere sempre a portata di mano tutto il necessario per una corretta pulizia.
Il materiale da avere a portata di mano è il seguente:
   - sacchetto in plastica per lo smaltimento dei rifiuti
   - detergente (es. sapone tipo Marsiglia)
   - spugna naturale o sintetica o salvietta
   - carta igienica (o rotolo di carta tipo "Scottex"®)
   - forbici con punta ricurva
   - asciugamano morbido
   - sacca di ricambio (il foro deve essere ritagliato del medesimo diametro della stomia)

Dopo aver rimosso la sacca, con l'aiuto della carta igienica si asportano i residui fecali. Utilizzando una spugna morbida (o una salvietta), acqua tiepida e sapone, si lava delicatamente CON MOVIMENTO A SPIRALE (dall'esterno all'interno). E' molto importante asciugare bene la cute prima di applicare la sacca (tamponando delicatamente la zona). A questo punto si può applicare la nuova sacca.
esempio

Ogni quanto tempo si cambia la sacca?  La placca verrà sostituita ogni 3 giorni, la sacca due volte al giorno per i materiali a due pezzi. Due volte al giorno le sacche monopezzo.


CONSIGLI DIETETICI PER LA COLOSTOMIA

Per convivere con la colostomia deve conoscere alcune semplici regole che potranno aiutarla ad avere una buona regolazione dell'intestino ed una gestione della stomia senza inconvenienti.

Ma cosa posso mangiare? Le indicazioni seguenti sono consigli, NON divieti!
   - L'apporto giornaliero di cibo dovrebbe essere suddiviso in 3 pasti, dei quali 2 ad orari regolari: questo la aiuterà a regolarizzare l'intestino
   - Mastichi bene poiché alcuni cibi vengono gia digeriti in bocca
   - Mangi lentamente e a bocca chiusa per non introdurre aria
   - Non beva bevande gasate e troppo fredde
   - Durante l'assunzione di farmaci in particolare antibiotici, che provocano alterazione della flora batterica, assumere contemporaneamente dei fermenti lattici.

Alcuni cibi possono causare meteorismo (aria)
   - formaggi fermentati o freschi ( gorgonzola, stracchino)
   - alcuni vegetali sia crudi che cotti (fagioli, fave, piselli ecc..)
   - molluschi, crostacei, pesce affumicato
   - bevande gassate o fredde di frigo
   - pane e pasta poco cotti

Alimenti che possono accelerare il transito intestinale (feci più liquide e frequenti)
   - cereali integrali poco cotti
   - brodi di carne
   - tutte le parti grasse del pesce e delle carni
   - formaggi grassi (gorgonzola, panna,...)
   - fritture
   - insaccati (salsiccia, salame piccante,...)
   - frutta in particolare: prugne, albicocche, pere (sempre se mangiate in abbondanza).
In qualsiasi caso non abbia timore di chiedere consigli al Suo Centro di riferimento.


IRRIGAZIONE


Esistono diverse tecniche di riabilitazione: il metodo irrigativo è quello che le consentirà (se portatore di colostomia sinistra) di riacquistare un concreto controllo della funzione intestinale, di superare i problemi causati dalla continua fuoriuscita delle feci e di risolvere quasi completamente i timori legati alla perdite di gas e flatulenza. Il suo obiettivo è quello di consentire a una persona colostomizzata di evacuare le feci ad intervalli regolari, raggiungendo una completa continenza tra una irrigazione e l'altra.

esempio

Chi può essere irrigato?  L'irrigazione non è praticabile in caso di ileostomia e cecostomia. Nella trasversostomia può essere eseguita, poiché le feci sono più consistenti; tuttavia il loro controllo viene ottenuto mediante irrigazioni quotidiane, con una minore quantità di acqua; solo in casi particolari è possibile ottenerlo praticando l'irrigazione ogni due giorni. La sigmoidostomia è quella che consente un più facile e rapido controllo, in quanto le feci fuoriescono solide e asciutte. La prima irrigazione potrà essere effettuata circa 30 giorni dopo l'intervento (più tardi in caso di chemio - radio terapia). Per eseguire l'irrigazione si dovrà disporre di set adeguati (irrigatori) atti ad introdurre attraverso lo stoma una certa quantità di acqua, a temperatura corporea, nell'intestino per provocarne lo svuotamento. Il set per irrigazione è composto da una sacca graduata per contenere l'acqua, un tubo collettore dotato di morsetto, un cono atraumatico, una sacca di svuotamento aperta alle due estremità, che viene tenuta fissa da una cintura regolabile o direttamente alla cute tramite placca adesiva. E' buona norma che l'irrigazione venga eseguita sempre alla medesima ora, in base alle esigenze del paziente; meglio dopo un'ora circa dai pasti, in modo tale da permettere già un movimento peristaltico. Si userà acqua calda a temperatura corporea (37°C), potabile, nella misura di 800/1000 ml., che dovrà defluire all'interno dell'intestino in un intervallo che varierà da 3 a 7 minuti. Si attenderà poi lo svuotamento intestinale, che si verificherà in 20 - 40 minuti (durante questo periodo la persona può dedicarsi anche all'igiene personale, alle faccende domestiche alla lettura, ...). Con questa metodica si otterranno risultati sorprendenti, con una continenza che varierà, a seconda del soggetto, da un minimo di 24 ad un massimo di 72 ore. Dopo alcune irrigazioni non sarà più necessario indossare alcuna sacca: si potrà utilizzare una mini-sacca, anche solo una piccola medicazione pronta. Per ogni altra informazione o chiarimento a riguardo, La invitiamo a contattare lo Stomaterapista o il Medico del Suo Centro per la Cura della Stomia.


ILEOSTOMIA

L'intestino tenue è quella parte del cosiddetto "piccolo intestino" che si trova tra il duodeno ed il colon. La prima parte si chiama digiuno, la seconda ileo: ed è proprio questa porzione che solitamente viene utilizzata per confezionare una ileostomia. Cos'è l'ileostomia ? E' l'abboccamento della parte terminale dell'intestino tenue alla parete addominale. L'ileostomia può essere "terminale" (fig. 3) quando ha un unico orifizio per la fuoriuscita del materiale liquido intestinale o "a doppia canna" (fig. 4) quando sono presenti due orifizi: da uno esce il materiale intestinale, dall'altro non esce nulla. L'ileostomia ha la caratteristica di essere estroflessa, cioè di "venire un po' fuori" dal piano della pelle per far si che entri comodamente attraverso il foro dentro il sacchetto e scaricare il liquido intestinale (costituito da acqua, bile, succhi intestinali e residui alimentari indigeriti) altamente irritante per la pelle. L'ileostomia non riceve segnali e poiché è sprovvista di sfintere (a differenza dell'ano) svuoterà ritmicamente il suo contenuto liquido senza possibilità di controllo. Altresì la fuoriuscita del materiale liquido avverrà quasi sempre costantemente nella giornata non avendo avuto la possibilità di solidificarsi per il mancato riassorbimento di alcune sostanze che avviene nei tratti più a valle del restante intestino.

Fig.3Fig.4
Fig.3Fig.4
Quando viene fatta una ileostomia ? Per ragioni volute dal chirurgo si crea questa stomia per evitare che funzioni la parte di intestino che si trova tra la stomia e l'ano. L'ileostomia e spesso temporanea e verrà in un secondo momento abolita per ripristinare così il transito naturale; talvolta rimarrà per sempre.


STOMA CARE ILEOSTOMIA

Gli atti per gestire correttamente un'ileostomia non sono molto diversi da quelli già descritti per la colostomia (vedi pag.5). Di seguito ecco alcuni consigli, con lo scopo di prevenire:
- arrossamenti
- sanguinamento
- bruciore, prurito, dolore,
eventi più frequenti che nella gestione della colostomia.

Anche il distacco precoce della sacca e le infiltrazioni sotto la placca o la sacca monopezzo, più frequenti nelle ileostomie, possono sempre essere evitate. Per il cambio della sacca valgono le medesime indicazioni già descritte per la colostomia (vedi a pag. 5 il paragrafo "ma come si cambia un sacchetto?").

RICORDI COMUNQUE DI NON UTILIZZARE MAI: ETERE, ALCOOL, EUCLORINA, ACQUA OSSIGENATA, BETADINE ECC.. perché provocano lesioni alla pelle e bruciano! Come già detto in precedenza, la stomia non è una ferita,ma un organo nuovo che fa parte del corpo, quindi non occorrono per l'igiene e la pulizia materiali sterili ma solo puliti. La cute va lavata delicatamente con panni morbidi o spugne ed asciugata con panni morbidi tamponandola delicatamente. Prima di applicare la placca o la sacca monopezzo, deve ritagliare con le forbici , il foro grande come quello del suo stoma. Se nella zona dove applica la placca ci sono dei peli, deve insaponare la pelle e raderli con un rasoio da barba monouso. Ogni quanto tempo si cambia la sacca? La placca verrà sostituita a giorni alterni, la sacca una volta al giorno per i materiali a due pezzi. Una volta al giorno le sacche monopezzo. La sacca andrà svuotata più volte al giorno.


CONSIGLI DIETETICI PER LA ILEOSTOMIA

In questo tratto dell'intestino passano feci non formate (quasi liquide) perché non è ancora stata assorbita l'acqua (questo processo avviene nel colon).
La fuoriuscita di feci dall'ileostomia è sempre prevalentemente liquida, ma si può cercare di renderla più solida seguendo alcune semplici regole.
   - L'apporto giornaliero di cibo dovrebbe essere suddiviso in almeno 3 pasti e due spuntini ad orari regolari: questo la aiuterà a regolarizzare l'intestino
   - Mastichi bene poiché la prima digestione avviene in bocca
   - Mangi lentamente e a bocca chiusa per non introdurre aria
   - Evitare alimenti ad alto contenuto di sostanze aromatiche (cipolla, aglio,...).
   - Introdurre un alimento per volta nella dieta di ogni giorno.

Sono quindi da limitare / evitare per rendere le feci meno liquide:
   - Creme, grassi, marmellate
   - Condimenti, soffritti
   - Porri, cipolle, pomodori crudi (si senza pelle e semi)
   - Ricotta, mozzarella, stracchino
   - Affettati ricchi di grassi (si "sgrassati")
   - Uova sode
    Bibite fredde e gassate

Sono consentiti (ma con effetti da verificare) caffè, vino ai pasti in modica quantità.
Si deve inoltre ricordare che una soddisfazione del palato è più salutare di un divieto, anche se crea qualche inconveniente, ma ciò contribuisce a conoscersi meglio!
Per ogni altra informazione o chiarimento a riguardo, La invitiamo a contattare lo Stomaterapista, il Medico, la Dietista del Suo Centro per la Cura della Stomia.


UROSTOMIA

L'apparato urinario del corpo umano è composto principalmente dai reni che producono l'urina, dagli ureteri che sono dei "tubicini" che collegano i reni alla vescica e veicolano l'urina, la vescica che funge da serbatoio e che contiene l'urina, l'uretra che è un "tubicino" che, nel maschio attraversando la prostata e il pene, convoglia l'urina dalla vescica all'esterno.
Cos'è l'urostomia?  Consiste nell'abboccare un tratto dell'apparato urinario alla parete dell'addome e permettere la fuoriuscita dell'urina all'esterno o direttamente dagli ureteri collegati alla cute, detta "ureterocutaneostomia" (fig. 5), o attraverso l'utilizzo di segmenti intestinali adeguatamente isolati, interposti tra gli ureteri e la cute : quest' ultima è chiamate derivazione non continente o Bricker (fig. 6). Da entrambi i tipi di stomia fuoriuscirà l'urina in maniera costante e continua. Infine una caratteristica dell'ureterocutaneostomia è data dalla necessità di inserire negli orifizi della stomia, dei cateterini (o stent) per evitarne la chiusura.

Fig.5Fig.6
Fig.5Fig.6
Quando viene fatta una urostomia?  Quando la via fisiologica non è più in grado di funzionare, deve essere allestita una via diversa per fare uscire l'urina all'esterno. Nella maggior parte dei casi le affezioni che prevedono il confezionamento di una stomia urinaria riguardano la vescica e la sua asportazione. Di solito l'urostomia secondo Bricker e l'ureterocutaneostomia monolaterale vengono posizionate nella parte destra dell'addome sotto la cintura mentre l'ureterocutaneostomia bilaterale viene posizionata a destra e a sinistra dell'addome sempre sotto la cintura.


STOMA CARE UROSTOMIA

Gli atti per gestire correttamente un'urostomia sono diversi da quelli già descritti per la colostomia e l'ileostomia: eccoli di seguito descritti.
Il materiale da avere a portata di mano è il seguente:
   - sacchetto in plastica per lo smaltimento dei rifiuti
   - detergente (es. sapone tipo Marsiglia)
   - salviette monouso o pezzette lavabili a 90°C
   - carta igienica (o rotolo di carta tipo "Scottex"®)
   - forbici con punta ricurva
   - asciugamano morbido
   - sacca di ricambio (il foro deve essere ritagliato del medesimo diametro della stomia)

Dopo aver rimosso la sacca, con l'aiuto della carta igienica si asportano eventuali residui (per es. muco). Utilizzando una salvietta, acqua tiepida e sapone, si lava delicatamente CON MOVIMENTO A RAGGERA (dalla stomia verso l'esterno)
esempio

Anche per l'urostomia è molto importante asciugare bene la cute prima di applicare la sacca (tamponando delicatamente la zona). A questo punto si può applicare la nuova sacca. Ogni quanto tempo si cambia la sacca? La placca verrà sostituita ogni 2 giorni, la sacca una volta al giorno per i materiali a due pezzi. Una volta al giorno le sacche monopezzo. La scelta del presidio a Lei più idoneo avverrà dopo un periodo di prova, in accordo con le Figure Professionali del Suo Centro. N.B. come già descritto nell'ureterocutaneostomia troveremo dei "tubicini" che fuoriescono dalla stomia: sarà cura del Suo Centro sostituirli ogni 20 giorni circa e insegnarle la loro gestione durante il cambio della sacca.


CONSIGLI DIETETICI PER L'UROSTOMIA

L'urostomia, a differenza di colo e ileostomia, non necessita di particolari indicazioni dietetiche: la persona portatrice di derivazione urinaria può mantenere la medesima alimentazione seguita prima dell'intervento. Unico vero consiglio dietetico per la persona portatrice di urostomia è ASSUMERE, FUORI PASTO, ALMENO 2 LITRI DI ACQUA NON GASSATA AL GIORNO
Sono comunque da limitare poiché producono acidità nelle urine e cattivo odore:
   - Asparagi
   - Peperoni
   - Acciughe
   - Insaccati
   - Cipolle, cavolfiori, broccoli
   - Uova
   - Formaggi

Anche in questo caso le indicazioni descritte sono consigli, NON divieti!
Per ogni altra informazione o chiarimento a riguardo, La invitiamo a contattare lo Stomaterapista, il Medico, la Dietista del Suo Centro per la Cura della Stomia.


LA PAROLA ALLO PSICOLOGO

Il subire un intervento chirurgico di confezionamento di stomia può determinare difficoltà di adattamento alla nuova situazione che investono il paziente in modo globale comprendendo anche i suoi famigliari. Si tratta di una brusca interruzione della routine quotidiana, si passa improvvisamente da un mondo di cui si ha una buona dimestichezza ad un ambiente nuovo: quello ospedaliero. Si vive così un'esperienza scandita da contatti con Operatori sanitari, accertamenti diagnostici, terminologie specialistiche, medicine e trattamenti; una situazione stressante dove accanto alle difficoltà più strettamente legate alla malattia organica, ne assumono importanza altre di tipo psicologico, dove appaiono determinanti le risorse emotive e relazionali di cui il paziente dispone. In una prospettiva attenta alla Qualità della Vita è opportuno prendere nella dovuta considerazione le esperienze emotiva, eventuali sentimenti di: di rabbia, di perdita, di avvilimento, di ansia, non devono essere repressi e nascosti ma presi in considerazione ed affrontati perché il "sentirsi bene" è funzionale allo "stare bene".

Tratto da "Uno sguardo più sereno alla tua vita" Opuscolo edito APISTOM-Idea Solidale
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